Dopo la morte di suo padre Re Giorgio V(Michael Gambon) e l´abdicazione di suo fratello, Re Eduardo VIII (Guy Perce) che antepone le ragioni sentimentali, l´inappropriata relazione con la divorziata Wallis Simpson, a quelle dello Stato, il duca di York, Bertie (Colin Firth), che soffre da sempre da una grave forma di balbuzie, viene incoronato re d´Inghilterra, col nome di Giorgio VI. Con il Paese sull´orlo della guerra e disperatamente bisognoso di un leader, sua moglie, Elisabetta (Helena Bonham Carter), la futura Regina Madre, organizza un incontro con l´eccentrico logopedista Lionel Logue (Geoffrey Rush) nella speranza di farlo guarire da quella malattia che lo rende inadatto, persino ridicolo, a ricoprire un ruolo di tale importanza.
Dopo un inizio burrascoso, il re accetta di sottoporsi ad un tipo di trattamento tutt´altro che convenzionale.
Il film, candidato a 12 Premi Oscar, ha vinto il premio del pubblico al Toronto International Film Festival, 5 British Independent Film Awards 2010 e dopo aver ottenuto 7 candidature ai Golden Globe 2011 ne ha meritata una a Colin Firth, come miglior attore protagonista.
Dopo un inizio burrascoso, il re accetta di sottoporsi ad un tipo di trattamento tutt´altro che convenzionale.
Con l´aiuto di Longue e il sostegno della sua famiglia, il Re riuscirà a guarire dalla sua balbuzie pronunciando un discorso memorabile per il suo paese, che ispirerà la Nazione guidandola nella lotta contro la Germania Nazista.
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Il film, candidato a 12 Premi Oscar, ha vinto il premio del pubblico al Toronto International Film Festival, 5 British Independent Film Awards 2010 e dopo aver ottenuto 7 candidature ai Golden Globe 2011 ne ha meritata una a Colin Firth, come miglior attore protagonista.
Ho particolarmente apprezzato la valenza introspettiva di questo film...non e´solo la storia vera di Re Giorgio, magnificamente interpretato da Colin Firth, e coadiuvato dall´altrettanto superlativa interpretazione di Geoffrey Rush, ma un viaggio introspettivo che possiede un´importante valenza psicologica e soprattutto medica; questo film dimostra come un handicap relativo al linguaggio spesso si basi su trascorsi traumatici, in particolar modo legati all´infanzia. Re Giorgio riuscirá infatti a superare la sua balbuzie solo sconfiggendo i suoi fantasmi interiori, rappresentati da una ingombrante figura paterna, dal complesso di inferiorità nei confronti del fratello, e soprattutto da una scarsissima autostima, compiendo un lavoro su se stesso, una profonda crescita interiore…